Monaci e monache della Birmania (Myanmar)

Viaggiando per la Birmania, non abbiamo potuto far a meno di notare i gruppi di monaci che vagano per le strade, soprattutto la mattina molto presto.
Abbiamo cercato qualche informazione su di loro e siamo riusciti anche a scambiare qualche parola con un giovane monaco che ci ha raccontato meglio come si svolge la sua giornata.
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I MONACI BUDDISTI IN BIRMANIA: CHI SONO

Indossano abiti color marrone, hanno la testa rasata e spesso camminano scalzi. I monaci che abbiamo incontrato in Birmania, con i loro occhi curiosi e le loro ciotole nere, sono soprattutto ragazzi molto giovani e bambini.
Questo perchè è usanza che ogni ragazzo provi l’esperienza di vita nel monastero almeno due volte nella vita.
Come novizio, in un’età compresa tra i 7 e i 20 anni, e come monaco vero e proprio a circa vent’anni.
Questa “prova” per qualcuno può durare solo settimane, per qualcuno mesi mentre per altri può rappresentare una scelta di vita. C’è addirittura un detto che recita: “Devi diventare un monaco, prima di poter diventare un uomo”.

 

I MONACI BUDDISTI IN BIRMANIA: COSA FANNO

I monaci buddisti, in Birmania, rappresentano il livello più alto della società e sono riconosciuti come “figli di Buddha”.

In Birmania viene praticato il buddismo Theravada, una delle forme più restrittive di questa religione. I monaci, quindi,  seguono dei precetti molto rigidi e passano le giornate a studiare e meditare.
Per i novizi i precetti da seguire sono solo 10 e possono quindi giocare a calcio, guardare la tv e divertirsi come normali bambini.

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Per un monaco, invece, le cose si fanno decisamente più serie.

I precetti da seguire diventano 227 e la vita nel monastero è decisamente rigida: si dorme in un dormitorio, ci si sveglia all’alba, ci si lava con acqua fredda e si studia molto.
I monaci infatti, sin da quando sono dei novizi, studiano intensamente il Pali per essere in grado di leggere le scritture buddiste e apprendere i principi della vita buddista.
Nei casi in cui frequentino scuole monastiche, possono imparare anche inglese, matematica e fisica. Per questo motivo, le famiglie più povere vedono nell’ingresso di un figlio in monastero, la possibilità per lui di studiare.
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I MONACI BUDDISTI IN BIRMANIA: LA GIORNATA DI UN MONACO

I monaci, nei loro studi apprendono anche l’inglese, quindi spesso sono ben disposti verso i turisti e a volte li approcciano per poter praticare la lingua.
A noi è successo sul ponte u-Bein vicino a Mandalay, all’ora del tramonto.
Stavamo camminando in mezzo alla folla, quando ad un certo punto ci si avvicina un giovane monaco e ci chiede “Can I speak with you to practice my english?” (posso parlare con voi per allenare il mio inglese?)
Wow pensiamo, che occasione.
E così dopo qualche sua domanda iniziale su dove veniamo, cosa facciamo e se ci piace la Birmania, è il nostro turno. Scopriamo che ha 19 anni e vive in un monastero ad Amarpura, vicino al ponte dove ci troviamo.

Gli chiediamo di raccontarci un po’ come si svolge la sua giornata.

Ci spiega che si sveglia molto presto all’alba e con altri monaci (che ci indica a poca distanza) si incammina per le strade del paese a raccogliere offerte dai fedeli, tra cui riso, curry o altro cibo che ripone in una specie di ciotola nera (noi prendendo spesso autobus notturni e arrivando all’alba abbiamo assistito varie volte a questo rito e notato che in genere ricevono denaro dai fedeli).
Con quanto raccolto, torna al monastero dove insieme agli altri monaci, fa colazione. Il resto della mattinata è dedicato agli studi fino alle 11, l’ora del pranzo e l’ultimo pasto solido ella giornata. Ci spiega che nel pomeriggio, infatti, è possibile soltanto bere acqua o succhi (questa a noi è sembrata la parte più difficile della giornata).
Le altre ore sono dedicate allo studio, alla meditazione o al gioco per i più giovani fino al momento di coricarsi nel dormitorio condiviso.
Poi gli facciamo una domanda forse un po’ stupida “cosa vuoi fare da grande?” e lui sorridente ci dice che vorrebbe continuare a studiare e spera di riuscire a entrare nell’università buddista di Yangon.

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Ma le donne??
In Birmania oltre ai monaci con i loro abiti marroni, abbiamo notato anche molte monache vestite di rosa e arancione.

 

LE MONACHE BUDDISTE IN BIRMANIA: CHI SONO

Si tratta anche in questo caso di bambine e ragazze molto giovani che iniziando il percorso da monache, hanno la possibilità di studiare gratuitamente e lasciare situazioni di povertà.
Abiti rosa chiaro e testa rasata, le loro giornate si svolgono in modo molto simile a quelle dei colleghi maschi: Sveglia all’alba, raccolta offerte dei fedeli, due pasti e tanto studio e meditazione.
Attualmente in Birmania, però, le monache non sono riconosciute con pari valore dei monaci maschi poichè per legge non è possibile per una donna prendere i voti.

Piccole monache e monaci che con le loro tuniche colorate corrono scalzi ai lati delle strade…

E’ questa una delle immagini della Birmania che sicuramente porteremo con noi da questo viaggio.

 

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