Vale la pena evitare completamente i posti turistici quando viaggiamo?

posti turistici

“Ciao, complimenti per il vostro blog. Fra qualche mese partiremo per la Thailandia, staremo 10 giorni, ci dai qualche consiglio? Vorremmo evitare completamente posti turistici”.

Di e-mail di questo tenore ne riceviamo ogni giorno. Lettori del nostro www.2backpack.it che chiedono informazioni sul loro prossimo viaggio. E, ovviamente, siamo sempre molto contenti di poter dare qualche indicazione sulle mete che abbiamo amato particolarmente. Ma ogni volta ci stupiamo della richiesta di evitare completamente posti turistici.

Legittima, ma francamente un po’ ingenua, soprattutto inserita nel contesto di viaggio di un paio di settimane. Come si può pensare di visitare un paese in dieci, quindici giorni e non andare nelle mete più turistiche, che spesso sono le più rappresentative. Capiamo benissimo la voglia di non ritrovarsi a visitare il Taj Mahal insieme a un milione di altre persone. O di evitare le orde di cinesi che affollano i templi di Chiang Mai. Così come non è bello arrivare al Machu Picchu e dover aspettare il proprio turno per scattare la foto dal punto più panoramico. Ma il turismo sta diventando sempre più di massa e dobbiamo farcene una ragione. Non possiamo assolutamente combattere con sta cosa. Dobbiamo adattarci e assecondarla. Di sicuro non possiamo evitarla se i nostri viaggi sono di breve, brevissimo respiro. Perché spesso i luoghi più turistici saranno anche quelli con i monumenti, i templi, i musei più interessanti.

Provate a pensare all’email di cui sopra traslata per esempio a Parigi: “Ciao, mi dai qualche consiglio per visitare Parigi in qualche giorno? Non vorremmo vedere la Torre Eiffel, gli Champs-Elysees e neanche il Louvre, il quartiere di Montmatre e la Cattedrale di Notre-Dame.”

Ok, Parigi non finisce lì: è talmente interessante, larga, piena che ci si potrebbero passare mesi e ancora non la si avrebbe vista tutta. Appunto, mesi. Se ci si ferma qualche giorno partire dalle attrazioni principali è inevitabile per farsi un’idea del luogo che si sta visitando; poi ci si dovrebbe ricavare il tempo per la ricerca, per esplorare i quartieri dove i parigini si vivono la loro bellissima città. Ma è davvero possibile farlo se, tornando alla Thailandia, si dedica un solo giorno ad ogni destinazione? Anzi, meno, perché con gli spostamenti la permanenza in ogni città, paese, villaggio si riduce ad un pugno di ore.

La soluzione, se veramente si vogliono evitare i tanto vituperati posti turistici?

Non farsi prendere dalla smania di vedere tutto, saltando come grilli da un capo all’altro del paese e concentrarsi su un paio di luoghi. Vivendoseli completamente, giorno dopo giorno, scoprendone così ogni angolo più remoto.
Un esempio? Dodici anni fa abbiamo fatto un lungo viaggio in Cina e siamo rimasti a Pechino per oltre un mese. Più di trenta giorni, quando solitamente chi ci scrive si ferma massimo quarantotto ore.
L’anno dopo siamo stati ad Hong Kong. Quaranta giorni. Si, quaranta giorni ad Hong Kong.
Abbiamo evitato i posti più turistici? Certo che no. Siamo stati al Victoria Peak, come siamo rimasti a bocca aperta davanti allo spettacolo di luci che ogni notte illumina il suo skyline. Poi però abbiamo mangiato in mille ristorantini improvvisati, abbiamo vagabondato in tutte le vie più tortuose di Kowloon e siamo andati un paio di volte al cinema con i chiassosi locali.

Qualche consiglio per evitare i luoghi più turistici? Iniziate a cambiare modo di viaggiare.

Articolo di Michelangelo Pasini di 2backpack.it

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